SANTA CATERINA DA SIENA PASSATA DA ANDORA
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SANTA CATERINA DA SIENA E’ PASSATA DA ANDORA
(Antonello Degola)
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Nell’attuale piazza Santa Caterina si trova un mosaico attestante il passaggio di Santa Caterina da Siena durante il suo viaggio di ritorno da Avignone.
Il mosaico fu commissionato ai maestri fiorentini da un membro della famiglia Pio e collocato su un edificio della piazza dal Comune di Andora.
Nel mosaico si legge: “Santa Caterina da Siena - Patrona d’Italia (1347-1380) qui passò nell’anno 1376”.
L’episodio si iscrive in una fase cruciale della storia della Chiesa, quando la cosiddetta “cattività avignonese” aveva reso orfani del pontefice Roma e i cattolici italiani, lasciando libero campo alle mire del re di Francia.
Soltanto la fede, la tempra d’acciaio, l’abilità diplomatica e al contempo il fervore religioso di Caterina potevano riuscire nell’impresa di far tornare il papa a Roma.
Così, la mattina del 13 febbraio 1376, dopo settant’anni dall’inizio dell’esilio avignonese, Gregorio XI e la sua vasta corte lasciavano il sontuoso Palazzo dei Papi di Avignone e si imbarcavano a Marsiglia.
Nello stesso giorno la santa, “pellegrina di pace”, partiva anch’essa dalla città francese e, con la bisaccia a tracolla e il bordone in mano, si incamminava per la via di Tolone, accompagnata da pochi fedeli.
Il gruppo viaggiava sia per mare, su barche d’occasione, sia per terra.
Attraversata la costa francese, giungeva in Riviera percorrendo l’antica e tortuosa via Aurelia, all’epoca l’unica via di transito.
Due frati suoi compagni di viaggio testimoniano che, di paese in paese, giungono infine in Andora dove, stremati dalla fatica, si fermano nel luogo che oggi è piazza Santa Caterina.
Qui bevono l’acqua del pozzo, si rifocillano con un po’ di pane, si riposano e quindi riprendono il lungo e duro cammino per Siena.
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