STRADA DELLA CORNICE - Andora nel tempo

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STRADA DELLA CORNICE

STRADA DELLA CORNICE
(Mario Vassallo)
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Una curiosità legata alla foto sopra: su questo gruppetto di persone, secondo alcune fonti si narra che la donna con l’ombrello bianco fosse Matilde Novaro (moglie del Marchese Giuseppe Maglioni) che tiene per mano la figlia Stefania; una curiosità è che esiste una foto d’epoca (vedi foto sotto) praticamente identica dove però sono state incomprensibilmente aggiunte una finestra all’Albergo dei Poveri di Genova ed una donna con ombrello completamente diverso, in primo piano a coprire completamente la figura della Marchesa (testimonianza che i fotomontaggi non sono una invenzione dei nostri tempi!!).



L'Aurelia per come la conosciamo noi, o meglio un tracciato simile e più volte modificato ed ampliato (chiamata anche "Aurelia moderna"), fu in parte iniziato in epoca napoleonica e poi inaugurato da Carlo Felice nel 1832; sembrerebbe attribuibile al Regno dei Savoia la denominazione (non ufficiale) di "Strada della Cornice" per il tratto da Capo Mele a Capo Cervo (oggi noto come Capo Mimosa), dopo la costruzione del ponte alla foce del Merula (quello che esiste ancora oggi).
Tuttavia, le denominazioni "Aurelia" e "Strada della Cornice" si rincorrono, ma non ci sono documentazioni locali ufficiali in merito; tant'è vero che nei Registri delle Strade del Comune di Andora del 1825 e del 1840 la strada "Aurelia" non compare nè nelle strade comunali, ne' nelle strade vicinali e tale fatto è probabilmente riconducibile  alla considerazione che, ancora in tale periodo, fosse accomunata la strada "Aurelia" al percorso della vecchia strada romana Julia Augusta (anche se alcune fonti la assimilano e forse confondono con la Ligure Costiera, principalmente perchè la seconda sarebbe più litoranea rispetto alla prima).
Nel Registro delle Strade del 1939, compare la Strada Nazionale Aurelia, ma gli atti amministrativi comunali la spezzettano, ripetutamente e in modo più volte diverso, facendola diventare via Fontana - nel tratto compreso tra Villa Martinetto e l'attuale Hotel Trieste - (salvo poi ritornare successivamente all'originaria denominazione Aurelia in occasione della costruzione del cavalcavia).
La Strada della Cornice in prossimità della Base Aeronautica, invece, ha una propria genesi completamente diversa.
Tanto per cominciare, è una delle poche strade andoresi che non sono mai state istituite con atti amministrativi, avendo assunto la denominazione in base all'intervenuto uso abituale del nome.
Infatti, nel 1961 fu istituita la Strada Cornice di Pinamare che avrebbe dovuto collegare la Strada del Lampin con Strada delle Catene; due anni dopo, nel 1963, fu istituita la Strada del Bianco, anch'essa collegante Strada del Lampin con Strada delle Catene, ma in un tratto più breve e posizione diversi rispetto alla precedente Strada Cornice di Pinamare.
Con l'espansione dell'edificazione nella zona collinare di Levante (Pinamare e collina di Capo Mele) sono venute a formarsi via Cornice del Capo e Strada della Cornice, probabilmente richiamando la posizione molto panoramica sul crinale collinare e la caratteristica forma ad anello (la prima) ed intersecante (la seconda).
In precedenza ed anticamente tale zona era servita da un tracciato stradale che collegava la borgata Mezzacqua con la borgata Colla Micheri, costituito dalla strada vicinale del Capo Meira, già presente nei Registri delle Strade del 1825 -1840 e successivamente scomparsa.


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