Presentazione
INTRODUZIONE
Sono cresciuto in una famiglia contadina e le "favole" che mi venivano raccontate da mio papà, mia mamma e mia nonna altro non erano che ricordi, storielle legate a fatti, persone e luoghi di un tempo passato: tempo passato da poco, ma già lontano, perchè lo sviluppo economico correva, travolgendo e modificando ciò che ci stava intorno, il posto in cui viviamo.
Modifiche del territorio che avvengono in modo rapido, spesso nell'apparente disinteresse dovuto alla fretta quotidiana, anche per scelte, sacrifici e perchè no, anche per speculazioni, ma comunque un percorso che cambia l'ambiente che ci circonda, i modi, gli usi, le abitudini, spesso forzando anche l'adattamento di chi ne è coinvolto.
I ricordi che ascoltavo mi trasportavano in un mondo che non era più di tanto immaginario, bensì mi permettevano di osservare ciò che avevo intorno e di raffrontarlo idealmente col passato che mi veniva raccontato.
In questo modo sono cresciuto consapevole di che cosa esistesse ad ogni mio passo, ad ogni mio sguardo, nell'ambiente in cui ho sempre vissuto.
E' nata così la curiosità e la volontà di provare a creare un confronto "visivo" tra passato e presente.
C'è stato un passato, nemmeno troppo lontano in cui gli andoresi ed Andora erano una cosa sola: riportare alla memoria i vecchi nomi dei luoghi, spesso legati ai personaggi che vivevano sugli stessi o alle esperienze di vita che ne hanno caratterizzato l'esistenza, è la testimonianza dell’amore sincero e profondo per la nostra terra, per non fare dimenticare semplicemente ciò che ci ha preceduti, sperando di trasmettere a chi oggi è bambino il valore affettivo dell’ambiente che ogni giorno frequentiamo ed in cui viviamo.
Circa venticinque anni fa, decisi di cominciare a studiare la possibilità di fare una pubblicazione su Andora, sfruttando le conoscenze che la mia professione e la mia passione per la nostra terra mi hanno permesso di raccogliere e di avere a disposizione.

e ho provato l'emozione, anni dopo, di raccontarli, rivivendoli insieme."