PONTE MEDIEVALE
IL PONTE ROMANICO
(Mario Vassallo)
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Misura in lunghezza un centinaio di metri ed è largo meno di due; è costruito su dieci arcate non omogenee, con pavimentazione in acciottolato e parapetti in muratura lapidea parzialmente diruti.
Le sette arcate centrali presentano caratteristiche simili (corda di 6 metri, copertura orizzontale e rettilinea, muratura e materiali identici), mentre quelle più esterne sono più larghe ed irregolari.
Le sette arcate centrali presentano caratteristiche simili (corda di 6 metri, copertura orizzontale e rettilinea, muratura e materiali identici), mentre quelle più esterne sono più larghe ed irregolari.
Rielaborazioni grafiche su gentile concessione Comune di Andora
La prima a Levante piega leggermente contro il senso di discesa della corrente ed ha la tipica forma "a schiena d’asino", con altezza ed ampiezza superiore alle altre.
Le due arcate a Ponente, parzialmente interrate, mostrano una campata maggiore rispetto a quelle centrali, ma inferiore alla prima del lato orientale.
Le due arcate a Ponente, parzialmente interrate, mostrano una campata maggiore rispetto a quelle centrali, ma inferiore alla prima del lato orientale.
Tale ponte è stato costruito lungo il tracciato della via Julia Augusta ed anticamente ritenuto romano.
Studi successivi hanno permesso di riconsiderarlo di epoca medioevale, sebbene mantenendo analogie con costruzioni romane per quanto riguarda i piedritti delle pile di sostegno.
Secondo tali studi sarebbe stato realizzato attorno al XII – XIII secolo, con opere di completamento attorno ai primi secoli dell’era moderna.
La sua caratteristica ed indomita presenza lungo la Valle del Merula, ai piedi del poggio del Castello di Andora, è ormai rovinata da tempo dall’attraversamento di tubazioni metalliche arrugginite "appese" sopra alle arcate.
Per decenni deturpato da numerose tubazioni di acquedotti irrigui privati, infisse e sospese alle sue arcate, negli ultimi anni è stato sottoposto ad un intervento di restauro che lo ha "ripulito" da tali elementi estranei, consolidandone porzioni delle strutture in pietra compromesse dai segni del tempo e dalle opere illegittime subite, riportandolo almeno in parte al suo antico ed originario aspetto.
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